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Estrazione del dente del giudizio


L'estrazione di un dente del giudizio può essere resa complicata dalla posizione del dente, dalla sua vicinanza col nervo alveolare inferiore che decorre all'interno della mandibola o dalla presenza di lesioni infiammatorie. 

In tutte queste condizioni
l'estrazione del dente deve essere eseguita con grande attenzione, spesso tagliando in più parti il dente o, in casi estremi, asportando solamente la sua corona.

La valutazione del caso, della panoramica ed eventualmente della TC, sono fondamentali per stabilire se vi sia davvero una indicazione all'estrazione e quali siano i possibili rischi.

La procedura viene eseguita in anestesia locale e non è dolorosa. Viene addormentata la zona dove si trova il dente e, nel caso dei denti del giudizio inferiori, la metà del labbro inferiore e della lingua del lato dove si lavora. La durata dell'anestesia è di circa un paio di ore. Una volta che tutto si è ben addormentato si esegue una piccola incisione sulla gengiva, si libera il dente da parte dell'osso che lo ricopre e lo si estrae. Se necessario il dente viene, in queste fasi, tagliato in più parti per consentirne una estrazione quanto più atraumatica possibile. La gengiva viene infine richiusa apponendo qualche punto che viene rimosso dopo 10 giorni. La durata della procedura varia, mediamente, tra i 15 e i 45 minuti.

Dopo l'intervento è necessario continuare la terapia antibiotica per 6 giorni e viene impostata una terapia antidolorifica che, in genere, fa in modo che non vi siano dolori. Il post-operatorio è caratterizzato principalmente dal gonfiore, che aumenta fino alle 48 ore dopo l'intervento, per poi diminuire e scomparire nel giro di 5-6 giorni. Il gonfiore è particolarmente evidente per i denti del giudizio inferiori, specie se inclusi, mentre è molto meno marcato per i superiori. Specie nei denti inclusi è abbastanza frequente una ipersensibilità del dente contiguo che dura per qualche settimana. Altre complicanze, comuni a qualsiasi procedura chirurgica (infezioni, perdita di sangue, riapertura totale o parziale della ferita) sono meno frequenti e comunque affrontabili ambulatorialmente con un po' di pazienza.
Per quanto riguarda i denti del giudizio superiori, specie se inclusi, una possibile complicanza è la creazione di una fistola tra la bocca e il seno mascellare. Nel caso in cui le manovre di estrazione dovessero causare tale comunicazione può essere necessario non soffiare il naso stringendo le narici per 30 giorni così da raggiungere, nella maggior parte dei casi, una guarigione spontanea.

Generalmente, la complicanza che più spaventa è comunque quella legata ad alterazioni della sensibilità del labbro inferiore. La frequenza di tale complicazione dipende dalla complessità dell'estrazione e dal rapporto che il dente presenta col nervo alveolare inferiore. Alterazioni della sensibilità si possono avere, meno comunemente, anche a carico della lingua.
Nella mia esperienza le alterazioni della sensibilità sono comunque una evenienza poco frequente (intorno al 1-2% dei casi) e con risoluzione completa nel giro di qualche settimana o qualche mese. Il rischio di avere dei deficit permanenti è raro ma comunque sempre presente. Questo rischio va tenuto a mente nel stabilire l'indicazione all'estrazione.

Per ulteriori informazioni contattami al +393920022454, visita i miei profili social tramite le icone sottostanti e la pagina dedicata ai consigli post-operatori.



Tutte le nozioni presenti in questa pagina hanno carattere generale ed informativo e, caso per caso, possono essere suscettibili i modifiche in base al quadro clinico-radiologico di ogni singolo paziente.
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